Nelle grandi occasioni, nei momenti di svolta, di fronte a eventi potenzialmente in grado di portare a intense e repentine accelerazioni nel percorso umano verso la conoscenza della realtà, ecco che le bocche si aprono e i fiati si sprecano. Nel tentativo, pur lodevole, di spiegare al volgo quanto neppure gli esperti conoscono, il mondo viene inondato dalle più assurde stupidaggini.
 

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La particella di Higgs (Fonte: Wikipedia)
 

Risultato: gli specialisti, o supposti tali, rimangono in una quasi assoluta oscurità, che tentano di spacciare per luminosa e profonda conoscenza, e i comuni mortali, che in generale non mostrano particolare interesse verso l’approfondimento culturale, ma la cui attenzione vagante è richiamata dalle luci intermittenti e dai suoni assordanti, vengono disorientati da informazioni frammentarie o palesemente errate, che generano false convinzioni e fuorvianti miti metropolitani.

La cosa più esilarante è che entrambe le parti, che da secoli si contrappongono nell’eterna disputa culturale tra fede e scienza, si contendono allegramente il diritto di sentenziare sui fondamenti della Realtà. Gli uni esaltando il primato dello Spirito, gli altri, quello della Materia, avvinghiati in un vortice dogmatico sempre più autoreferenziale, che non lascia spazio al vero dibattito, al confronto che porta al superamento delle posizioni contrapposte, all’integrazione, verso una reale unità della Conoscenza.

Onore al Professor Higgs, a prescindere dall’effettiva bontà e rilevanza dei suoi lavori e della vera natura della recente scoperta, a tutti i ricercatori che chinano le loro schiene sugli strumenti  e agli studiosi che affinano le loro menti sui modelli teorici, onore alla serietà e alla modestia degli scienziati innamorati della ricerca e della Conoscenza, che sanno, seguendo un precetto buddista, rettamente pensare e rettamente parlare.

Di stupidaggini è già pieno il mondo, senza necessità di rabbocchi pseudo scientifici o pseudo spirituali. Lasciamo ai santi e ai mistici il privilegio di parlare con scioltezza di Dio, in un anelito che sgorga dal cuore. Ridiamo sacralità a questo termine, che indica la forza più grande che c’è, la causa dell’esistenza e dell’evoluzione della realtà.

Una forza infinita ed eterna, da cui emanano tutte le forze e le forme che popolano l’Universo ai vari livelli di complessità. La manifestazione, l’epifania della Natura in evoluzione. Forza creativa ed evolutiva in azione.

La Forza.

P.S. Accostare Dio a un bosone?!? Un errore concettuale e sostanziale che lascia esterrefatti, che denota una evidente assenza di riflessione sui concetti più fondamentali dell’esistenza. E’ l’idea stessa di realtà che si fonda su di essi: forza, campo, energia, materia… Il bosone è definito come una particella vettore, portatrice della forza che caratterizza un campo fisico. “Portatrice di forza”, non “forza”. Sarebbe come confondere la barca solare che trasporta Horus nel suo viaggio giornaliero nella volta celeste, con Horus stesso. L’uno, la forza, l’altro, il vettore, lo sfondo, il campo. Ma le analogie, comode per fornire un’immagine allegorica, cessano qui.